Dal 1 Luglio, per tutti i concerti con più di 5000 spettatori, saranno obbligatori biglietti uninominali
E’ iniziata ufficialmente lunedì 1 Luglio la rivoluzione dei ticket nominali, strumento individuato dalle autorità nazionali per combattere il fenomeno del bagarinaggio. Per assistere a un concerto con un pubblico superiore a 5000 paganti sarà necessario acquistare un biglietto con il proprio nome stampato sopra. Il numero massimo di biglietti acquistabili da una singola persona saranno quattro e potranno essere ceduti a terzi solo con delega da parte dell’acquirente. Questo ha stabilito l’Agenzia delle Entrate, seguendo un emendamento alla legge di bilancio dell’ultimo anno, emanato con l’obiettivo di contrastare il cosiddetto secondary ticketing, cioè il bagarinaggio online. Sergio Battelli, il deputato del Movimento 5 Stelle che è il primo firmatario dell’emendamento ha affermato che si tratta di una norma che “punta a tutelare gli utenti contro il secondary ticketing, cioè la rivendita del biglietto a prezzo maggiorato che da oggi diventa illegale sotto ogni profilo e da chiunque venga realizzata“.
La nuova rivoluzione, però, non è stata ben accolta da diversi protagonisti del mondo dello spettacolo e della musica dal vivo, che hanno criticato la nuova legge. Il primo a criticare questa nuova normativa è stato Roberto De Luca, amministratore delegato di Live Nation Italia, il quale si è occupato già di biglietti nominali per i concerti di Ed Sheeran a Milano e Roma dello scorso mese, prima che la norma entrasse in vigore. De Luca ha espresso perplessità dovute proprio a spiacevoli episodi avvenuti durante i concerti con biglietti nominali, dove afferma di aver “ricevuto tremila mail di lamentele da parte del pubblico“. I problemi principali sono sorti durante i controlli per entrare allo stadio ad assistere al concerto, quando nei giorni feriali e con un pubblico adulto (che probabilmente arriverà arrivera all’ultimo causa lavoro e impegni famigliari) gli organizzatori dovranno affrontare situazioni molto complesse. De Luca afferma che “pagare cento persone per un’ora di controlli in più sono soldi veri. E poi devo velocizzare la costruzione del palco, perché per evitare le code devo aprire le porte, quindi avrò costi superiori anche per quello“.
E’ intervenuto anche il presidente di Assomusica Vincenzo Spera, il quale ha affermato che “ i consumatori devono sapere che con l’introduzione del biglietto nominativo i costi dei ticket aumenteranno, cambiare nome non sarà una procedura veloce e si creeranno code agli ingressi per i controlli “. Proprio per il motivo sopraelencato, ovvero la necessità di più personale per controlli più accurati, i costi si alzeranno per gli organizzatoril, e quindi anche i biglietti aumenteranno di prezzo.
Tags: bagarini biglietti concerti Live Nation secondary ticket ticket nominali
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