Clubhouse: prospettive per la musica sul social del momento

Clubhouse è uno dei social network più chiacchierati del momento.

Lanciata nell’aprile 2020 da Paul Devison e Rohan Seth, l’app di iOS ha raggiunto a gennaio la cifra di due milioni di utenti attivi. Ma come funziona?

Clubhouse è organizzato in “stanze virtuali”, in cui gli utenti possono chattare tra loro tramite messaggi vocali. Un social basato sulla vocalità, quindi, una via di mezzo tra le chat su Telegram e ascoltare un podcast, ma più selettivo: per entrare su Clubhouse bisogna essere invitati da chi è già iscritto alla piattaforma. Senza contare che (per ora) è disponibile solo su iOS. Inoltre, a differenza di Telegram, una volta terminata la conversazione non resta traccia dei singoli messaggi.

L’app social ha attirato l’attenzione dei media grazie alla presenza di Elon Musk. In seguito, hanno partecipato a incontri con l’utenza anche celebrità come Drake, MC Hammer e Kevin Hart.

Clubhouse, al di là della socializzazione tra utenti, viene spesso usato per organizzare delle vere conferenze virtuali, con interventi di esperti del settore che spaziano dalla letteratura alla musica. Il passo successivo è stato breve: nell’app hanno cominciato a trovare posto anche piccoli eventi musicali, per esempio una riduzione musical del Re Leone.

Anche in ambito italiano si è cominciato a sfruttare le potenzialità della piattaforma, organizzando piccoli concerti e pure contest per artisti emergenti.

Una nuova via per gli eventi musicali, quindi? Forse è presto per dirlo, ma il suo carattere irripetibile può dar vita a eventi unici. La sua selettività può essere una debolezza -impedisce agli eventi di raggiungere un grande bacino di utenti- ma anche una forza: il numero ristretto di utenti e la dichiarata tolleranza zero nei confronti dei troll fa sì che le discussioni restino on point e non degenerino in confusione. E la sua interattività potrebbe essere la vera carta vincente: secondaria su spazi come Youtube e Instagram, qui la fa da padrona. Un social che, tra “network” e “media”, potrebbe essere il giusto equilibirio tra entrambe, e una valida alternativa per le esibizioni musicali che potrebbero essere avvantaggiate dalla maggiore immediatezza e interattività offerte dalla piattaforma.

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3 Comments
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  3. […] che il futuro della musica streaming sia su Fortnite ma, come avevamo rilevato nell’articolo dedicato agli eventi su Clubhouse, è comunque interessante vedere il modo in cui l’ascolto di musica musica si adatti a […]

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