La verità sui live streaming di Facebook: musicisti, niente panico!

C’è davvero scarsa informazione e molti titoli fuorvianti riguardo ai cambiamenti che Facebook vorrebbe introdurre riguardo all’ascolto in streaming ed è il momento di fare chiarezza.

Se fate “concerti” dal soggiorno di casa vostra non dovete preoccuparvi: continuate senza pensieri a suonare dal vivo! Ma seguite qualche accorgimento…

Vediamo di fare luce su ciò che è meglio fare ed evitare quando suonate dal vivo.

La differenza fra l’ascolto di musica e un concerto dal vivo sul Facebook

Sempre più spesso ci viene allarmisticamente domandato cosa ne pensiamo riguardo all’utilizzo che Facebook fa della dicitura “esperienza di ascolto” nei Termini del servizio e ci rendiamo conto che in generale questa è percepita come un qualcosa che verrà bloccato o eliminato. Molti artisti danno per scontato che l’esperienza di ascolto sia sinonimo di musica dal vivo. Non è così!

Il regolamento sulle esperienze di ascolto risale al 2018 e ora Facebook sta cercando di chiarire questo concetto. Fondamentalmente il social network vuole evitare che il comportamento degli utenti diventi il medesimo stesso delle piattaforme come Spotify o YouTube.

Facebook vuole contenuti che stimolino attivamente il coinvolgimento totale dell’audience: non solo guardare e quindi fruire, ma anche commentare e condividere. In una parola, interagire.

 

 

Ecco alcuni esempi di cose che non potete fare sul live streaming di Facebook:

1. Non potete pubblicare un video statico della vostra canzone (la copertina artistica della canzone con la riproduzione del brano, per intenderci).

2. Non potete postare un video con un’immagine generica fissa e la musica in riproduzione, che è un concetto simile al primo, con la differenza è che in questo caso si tratta di creatività di terzi come può esserlo un’immagine royalty-free.

3. Non potete assemblare più video assieme per creare un’esperienza tipo playlist, neanche se sono motion video.

4. Non ptete dare inizio ad una sessione di Facebook live streaming semplicemente mettendo la vostra musica come se fosse Spotify.

Ecco alcune cose che DOVRESTE fare quando suonate dal vivo su Facebook

1. Muovetevi! Letterlamente. Abbiamo evidenza di alcuni Disk Jockey – che a malapena muovono il capo a tempo – ai quali Facebook ha silenziato i video per via di alcuni sporadici momenti di stasi del corpo. Questo perché il video viene assimilato ad un’esperienza di ascolto piuttosto che ad un’interazione con l’audience. Quindi se vi piace anche solo strimpellare qualche accordo sul divano, sappatei che vi conviene movimentare un po’ la situazione, essere un filo più attivi.

2. Cercate il dialogo con i vostri ascoltatori fra un brano l’altro. Più tempo fate passare senza interagire con il pubblico, più rischiate di esser tacciati di passività e dunque di veder travisata la vostra performance. Non limitatevi a suonare, prenditevi almeno 30 secondi fra una canzone e l’altra, per scambiare qualche battuta con chi vi ascolta.

3. Fate domande. Chiedete a chi vi guarda di richiedere canzoni, di rispondere ai vostri quesiti, informatevi su gusti musicali, preferenze, ecc. È il miglior modo possibile per trasformare il vostr live in un evento social, piuttosto che in un’esperienza passiva.

Facebook live non è concepito per un ascolto passivo.

È una piattaforma social e deve rimanere tale.

Questo non significa che non potete esibirti dal vivo. Infatti Facebook ha recentemente lanciato nuovi strumenti – come ad esempio Facebook Stars – per rendere i concerti dal vivo più gratificanti per gli artisti. Sono anche stati elaborati miglioramenti nella sezione commenti degli eventi live che offrono ai fan più coinvolgimento e divertimento.

 

 

Che succede in caso di utilizzo di contenuti coperti da copyright su Facebook Live?

Il modo in cui Facebook tratta il copyright non è lo stesso di YouTube ed è proprio qui che casca l’asino: se pensate di poter suonare dal vivo musica registrata, sappiate che non ne avete il diritto e potreste ritrovarvi penalizzati. Come ad esempio succede ai Disk Jockey che spesso utilizzano suoni campionati e registrazioni per i quali non hanno l’autorizzazione; se su YouTube questo è possibile è perché il loro regolamento in materia di copyright è totalmente diverso, ma molti artisti pensano di poter fare su Facebook le stesse cose che sono abituati a fare su YouTube. E questo è semplicemente sbagliato.

Non esiste una formula magica…

Come la maggior parte delle piattaforme, Facebook si trova a dover risolvere l’equilibrio fra la protezione del copyright e il permettere a chi fa musica dal vivo di fruire dell’opportunità traendone il maggior benefico coinvolgimento possibile.

Questa attività su larga scala, chiaramente, non può essere svolta da un ispettore che fisicamente venga a casa vostra per controllare se stiate usando correttamente la piattaforma e stiate rispettando le regole; esistono, a tale scopo, gli automatismi che Facbook ha creato per misurare ciò che fate quando suonate in live streaming: grazie ai suoi sofisticati algoritmi, può tracciare il tipo di musica, riconoscere melodie, monitorare il rapporto fra durata totale della sessione e la quantità di musica suonata.

Quindi, cari artisti, prendete questo articolo come un semplice vademecum, come consigli per continuare a suonare serenamente dal vivo su Facebook, e ricordate: se ciò che avete fatto sinora ha funzionato, si suppone (si spera!) funzioni ancora!

 

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