Coronavirus: come e perché avrà effetti devastanti sulla musica dal vivo – Intervista Rai a Giordano Sangiorgi
Il Coronavirus sta letteralmente “influenzando” tutti e tutto, la salute, l’economia, le nostre abitudini e stili di vita, e ovviamente la musica insieme al settore dell’arte e dello spettacolo. Le conseguenze che stiamo vivendo, sia per la diffusione e contagio di questo virus ancora sconosciuto, sia per le manovre messe in atto per limitarne i danni dal punto di vista legislativo, saranno tremende. Tanti i settori coinvolti in questa crisi a 360°, non escluso ovviamente quello artistico e musicale, che dovrà fare i conti con l’annullamento di concerti, eventi, festival e tanto altro. Fino al 3 Aprile, infatti, è stata disposta la sospensione di eventi e spettacoli di qualunque natura, compresi ovviamente quelli musicali.
A parlare degli effetti di questo virus e delle manovre messe in atto per contrastarlo è stato Giordano Sangiorgi, Presidente del MEI e massima autorità italiana per quanto riguarda la musica indipendente e live. Sangiorgi, intervistato dalla Rai, ha parlato degli effetti e delle conseguenze che ci saranno nel mondo musicale, a partire dai danni già quantificabili e subiti: 10 milioni di euro bruciati in appena poche settimane. Partendo dalle premesse fatte dal Presidente di Assomusica, Vincenzo Spera, che ha sottolineato come l’Italia sia il sesto paese al mondo per vendita di biglietti e numero di spettatori, oltre all’importanza di valori riguardanti l’aggregazione sociale e la cultura musicale. La crisi colpisce non solo l’economia e l’industria musicale (12,5 milioni di euro in meno nel periodo che andrà fino a metà marzo), ma anche lo sviluppo sociale e culturale, con tutte le relative perdite correlate (hotel, ristoranti, commercianti, infrastrutture e trasporti). La crisi colpisce quindi anche gli artisti, che percepiscono in totale ogni anno solo 30 milioni di euro di diritti d’autore, che a causa di questo rallentamento e perdita saranno sicuramente più bassi in termini di cifre.
Giordano Sangiorgi ha poi aggiunto come ci sia stata disponibilità da parte delle istituzioni governative per far fronte a questa emergenza, grazie a sgravi su imposte e contributi immediati da utilizzare. Grande attenzione poi dovrà esserci per i piccoli eventi, artisti, etichette e lavoratori del settore, che avranno serie difficoltà a poter reggere in modo autonomo e senza aiuti a questa emergenza.
Guarda e ascolta l’intervista Rai a Giordano Sangiorgi e Vincenzo Spera (Assomusica):
“Coronavirus, la musica live è al collasso”
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[…] La crisi dovuta al Coronavirus è appena cominciata e ci aspettano per tutti noi, musicisti o semplici appassionati musicali, tempi difficili da affrontare. Le difficoltà riguardano tutto il settore musicale nel suo insieme, ma a soffrire di più per questa epidemia saranno i concerti e la musica dal vivo. […]