Recensione dell’album Moto e Blues di Roberto Pennisi

Il nuovo album Moto e Blues del cantautore italo-tedesco Roberto Pennisi, uscito con Areasonica Records nel novembre del 2022, presenta sonorità a tratti più rock, con groove taglienti e ballabili, e a volte più melodiche, con intensi ritornelli. E’ qui presente una varietà di influssi, soprattutto legati alla tradizione della canzone italiana, e con alcuni accenni all’elettronica. L’impianto delle canzoni risulta semplice ed efficace, e la tracklist, che oscilla fra una mentalità rock ed una più pop, è condita di suoni pieni e limpidi.

Apre le danze la title-track Moto e Blues, un trasportato e accattivante blues, che non risulta mai sopra le righe. Bello l’inizio che vede l’entrata dei vari strumenti uno dopo l’altro, per sfociare poi nell’appassionato assolo di chitarra.

La seconda canzone, The charm of our blue sphere, è uno standard rock italiano, e il suo ritornello è a dir poco cantabile. Interessanti gli spunti che nel testo ci riconducono al periodo della pandemia da Covid-19, nel quale questo lavoro ha visto la sua creazione. A quanto pare quel periodo è stato, perlomeno per alcuni, un modo per non fermare la propria vena artistica e anzi darle ancora più spazio. E questo album ne è un perfetto esempio.

Più toccante ed emozionale è il testo del terzo brano, Amico padre, che si apre sullo sfondo di un bell’assolo di sassofono. L’atmosfera è elegante, addolcita dalle note del bellissimo assolo di sassofono collocato al centro della canzone.

Non poteva mancare la classica canzone d’amore, Illusione d’amore, forse leggermente più semplice nell’atmosfera e nel significato del testo. E’ un bel brano, piacevolmente ascoltabile, che lascia lo spazio alle prossime tre canzoni dal ritmo trasportante.

La quinta traccia, Parole che volano altrove, ha un testo simpatico, un bel ritornello e un ritmo danzabile e frizzante. Lo spirito è leggero e comunica un senso di abbandono che libera la mente.

Molto particolare è la successiva Senza respiro, che vede un’abbondante presenza della componente elettronica. Provate a non muovere la testa durante l’ascolto di questo introspettivo brano! Forse la potreste mettere ad alto volume nello stereo e vedere l’effetto che provoca sui presenti.

Tagliente ed efficace è il groove ritmato di Ritmo Pappara, che ci fa immergere in una realtà popolare. Un altro coinvolgente pezzo da ascoltare in compagnia, che fa muovere braccia e corpo.

Chiude il lavoro Voglia di tornare, dai tenui colori, che ricordano il mare e l’estate, in un’atmosfera mediterranea. Molto nostalgica e riflessiva appare questa canzone, con la presenza di una bella chitarra acustica che fa da sfondo in un tappeto di tastiere.

Dopo quest’ultima traccia avremo sicuramente voglia di tornare a riascoltare questo bel prodotto musicale, che con una punta di accesi sentimenti aiuta a liberarci dalla quotidianità, portandoci un senso di tranquillità e di passione!

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